Velletri
27 novembre 2003
Alle 18 del pomeriggio le prenotazioni davano il tutto esaurito,
alle 22, malgrado una pioggia da diluvio universale,
all’interno del Totem Village Live Music non si trovava
neanche un posto in piedi. Scena identica la sera prima al
Caffè Latino di Testaccio a Roma;
un pubblico ordinato e silenzioso ha aspettato con fiduciosa
pazienza le 22.45 per vedere il concerto del Cantautore Romano
Stefano Pavan.
Due
eventi musicali che hanno riportato tutti spettatori appassionati
all’emozione dei veri concerti di musica rock d’autore.
Il poeta dei Castelli Romani (così è stato ribattezzato
dai suoi fans) non si è risparmiato un secondo alle
23 un’ovazione ha accompagnato
la sua salita su un palco e insieme ad una band formidabile
ha stregato il pubblico per quasi tre ore suonando le canzoni
del suo cd,
Cambierà il Tempo, uscito nel 2000 e anticipando le
prossime del lavoro che sarà in disponibile l’anno
nuovo.
Energia,
poesia, impegno sociale, grande feeling tra tutti i componenti
di una band formata da 8 musicisti di capacità eccezionali.
Le scene del concerto, ripreso da una troupe di cameramen
e fotografi, sarà il documento di un DVD che uscirà
a fine del 2004
ma il grande scambio di emozioni tra il pubblico e Pavan è
sicuramente lo spettacolo che va raccontato con maggiore intensità.
Un
affetto anzi direi quasi un amore per Stefano, da parte degli
spettatori, senza riserve, tangibile ad ogni nota, ad ogni
parola.
Lui a metà concerto alla fine del brano Lacrime e Ruggine
intona l’inciso di Biko di Peter Gabriel e senza parole
inutili ricorda le atrocità dell’Apartheid,
a metà concerto congeda la band e insieme al chitarrista
Marco Gentilini, in un intermezzo acustico, regala una commuovente
"via del campo”
sottolineando l’esempio musicale del genio De Andrè.
Il
concerto ritorna elettrico e corre "on the road”
tra le influenze della vera musica d’autore e della
letteratura Kerouachiana.
Sicuramente Stefano ha fatto tesoro nelle sue canzoni dei
grandi poeti e cantautori italiani e stranieri sviluppando
uno stile personale,
sincero e toccante che sa carezzare i tasti del cuore di chi
conosce la vera sensibilità. Un concerto memorabile
da consigliare
a tutti gli amanti della musica suonata e lontana dalle plastificazioni
Sanremesi da Karaoke.
(Claudio
Siniscalco)
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